FONDO PENSIONE: VANTAGGI FISCALI PER IL LAVORATORE
VANTAGGI FISCALI
Deducibilità al 100% dei contributi volontari (fino 5164 Euro annui)
Tassazione favorevole delle plusvalenze (11% invece di 20%)
Tassazione favorevole delle prestazioni (9-15% invece di 23-45%)
Tassazione favorevole in caso di anticipazione
Esente da imposta di bollo (c.d. Minipatrimoniale)
VANTAGGI QUANTITATIVI
Minori costi di gestione rispetto all'investimento diretto in fondi
Possibile contributo del datore di lavoro
Rendimenti più alti grazie a gestione attiva e diversi comparti in base all’età ed al profilo di rischio di ciascuno
Costi ridotti rispetto a prodotti assicurativi
VANTAGGI QUALITATIVI
Integrazione alla pensione pubblica
Maggiori tutele rispetto alle altre forme di risparmio
Tfr Prelevato direttamente in busta paga
Nessun adempimento fiscale
Separazione tra fonte del proprio stipendio (azienda) e chi detiene il tfr
Possibilità di investire nel mercato azionario, riducendone i costi ed i rischi
Gestione continuativa nel tempo
Trasparenza, assistenza e continui aggiornamenti
Possibile reversibilità verso terze persone, altrimenti non tutelate dalla pensione pubblica
Il Fondo Pensione Aperto è il programma di risparmio fin da ora più conveniente sia per i lavoratori dipendenti sia per i lavoratori autonomi. La previdenza complementare gode, infatti, di un regime fiscale privilegiato dalla fase iniziale di contribuzione a quella finale delle prestazioni.
I 3 vantaggi fiscali (Come previsto dal D. Lgs. n. 252/05)
Puoi dedurre dall'Irpef fino a 5.164,57 euro l'anno, con un risparmio fiscale che oscilla tra i 1.187 euro e i 2.220 euro . Anche i contributi versati dal datore di lavoro sono deducibili dall'Irpef.
I rendimenti generati da Fondo sono soggetti a un'aliquota fissa dell'11%, rispetto al 2% di altre forme di risparmio
La tassazione è piu favorevole del TFR. Infatti il TFR lasciato in azienda, al momento della cessazione del rapporto di lavoro, è tassato con un aliquota media IRPEF del 25-30%. Nel fondo pensione il TFR è tassato massimo del 15% fino a scendere al 9% in base agli anni di permaneza nel fondo
Inoltre se il TFR vien lasciato in azienda, gli svantaggi di tale scelta stanno nel rinunciare all’opportunità di ricevere il contributo dell’azienda pari in media all’1,2%-1,5% della retribuzione lorda

